Santech M68 – Prima impressione

Di seguito una recensione di questo noteboook Santech M68; questa è la configurazione che ho scelto.

Santech M68

Santech M68:

  • Intel Core i7-4700MQ 2.40 GHz (QC, 6MB, T3.40GHz)

  • 8 GB DDR3L 1.600MHz CL9 (2×4.096MB)

  • 1.0 TB 7200RPM (buffer 32MB S.ATA III) – Seagate ST1000LM014-1EJ164-301

  • Schermo 17″ LED FullHD 1.920×1.080 NO-Glare (AUO B173HW01 V5)

  • AMD Radeon HD 8970M 4,0 GB GDDR5 (dedicati)

  • DVD SuperMulti 8X (DVD+/-RW+R9/CD-RW)

  • Intel Centrino Advanced-N 6235 (300Mbps, a/b/g/n) + Bluetooth 4.0

  • Italiana (IT) – (Retroilluminata Estesa, 102 Tasti)

  • Nessun sistema operativo (non uso windows, per cui non mi interessa in bundle)

  • Garanzia Zero Bad SubPixels (LCD con 0 subpixels difettosi)

Alla configurazione appena presentata ho aggiunto un secondo HD Samsung SSD Serie 830 256GB SATAIII che avevo precedentemente acquistato.

Il portatile è arrivato dopo circa 1 settimana dall’ordine (pagamento anticipato chiaramente), credo il tempo di verificare il pagamento, assemblare i componenti scelti ed effettuare la spedizione.

La confezione contiene il notebook, la batteria, un manuale d’uso europeo, un panno pulisci schermo e un dvd stampato con i driver, i manuali e le utilities.

L’impressione iniziale che si ha è quella “giocattolosa”: lo chassis del notebook è in lega alluminio-plastica e rende l’aspetto di questo notebook non molto resistente; inoltre è facile sporcarlo con impronte od altro (capisco ora il panno a corredo).

Ma vediamo le caratteristiche che mi hanno spinto a prendere questo portatile nella configurazione suindicata:

  • AMD Radeon™ HD 8970M (Neptune XT)
    • 4GB GDDR5 Video RAM
    • Support PCIe x16Microsoft DirectX® 11.1 compatible
    • MXM3.0 Type B
    • AMD Enduro™ technology
  • Intel® HD Graphics 4600
    • Dynamic frequency
    • Intel Dynamic Video Memory Technology up to 1.7GB
    • Microsoft DirectX® 11 compatible
  • Possibilità di montare 2 HD SATA II / III
  • Tastiera italiana retroilluminata
  • Porte I/O
    • 1 x USB 2.0 port
    • 2 x USB 3.0 ports (1 USB alimentata, AC/DC per potere ricaricare cellulari)
    • 1 x eSATA / USB 3.0 combo port
    • 1 x Mini IEEE 1394a port
    • 1 x Display port 1.2
    • 1 x Mini Display port 1.2
    • 1 x HDMI™ output port (with HDCP)
    • 1 x Headphone jack
    • 1 x Microphone jack
    • 1 x S/PDIF output jack
    • 1 x Line-in jack
    • 1 x RJ-45 LAN port
    • 1 x DC-in jack
  • 9-in-1 Push-Push Card reader
    • MMC / RSMMC
    • SD / mini SD / SDHC / SDXC
    • MS / MS Pro / MS Duo
  • Tre Mini Card slots
    • il primo per WLAN Combo Half size Mini Card con PCIe e interfaccia USB
    • il secondo per Mini Card mSATA SSD Full size con interfaccia SATA
    • il terzo per Mini Card mSATA SSD Full size con interfaccia SATA
    • Comunicazione
      • Built in 10/100/1000Mb Base-TX Ethernet LAN
      • 2.0M FHD video camera
      • (Factory Option) Intel® Centrino® Advanced-N 6235 (Jackson Peak 2) 2×2 AGN + Bluetooth
    • Peso 3.9Kg con batteria da 8 celle inclusa

Come vedete il notebook è dotato di tutta una serie di porte/card che me ne permetteranno in futuro una facile espansione; inoltre è provvisto di una porta USB alimentata, che mi permette di caricare ad esempio il cellulare a notebook spento.

All’accensione viene fuori la vera espressione di questo portatile: potenza e robustezza.

La maggior parte dell’hardware viene riconosciuto (quasi) immediatamente da OpenSUSE e la velocità d’installazione è quasi fastidiosa (non si può nemmeno andare a prendere un caffè come accadeva con il portatile precedente).

L’impressione che si ha quando il portatile è acceso è tutt’altra: reattivo, potente (la CPU, pur lanciando programmi che la impegnano pesantemente, fatica ad essere impegnata più del 60%) e lo schermo no-glare da 17″ è veramente bello e non mi fa rimpiangere il 17″ del mio precedente HP Envy 17-1188EL.

Se si può parlare di difetti, menzionerei tra questi:

  • chassis: la plastica con cui è costruito si sporca facilmente e le impronte delle mani rimangono facilmente “attaccate”, per cui occorre pulirlo spesso;
  • dimensioni e peso: per ospitare tutto l’hardware, il portatile risulta voluminoso e notevolmente pesante (ma questo si sapeva);
  • tastiera: alcuni tasti sono troppo piccoli (ad esempio il tasto “Invio” non è su due righe ma grande come due tasti fisici); i tasti cursore sono “incastrati tra la tastiera qwerty e il tastierone numerico (che secondo me poteva essere più piccolo, soprattutto considerando l’uso del portatile); i tasti funzione non sono allineati con i corrispondenti tasti numerici (da questo punto di vista l’HP Envy 17-1188EL era perfetto: sapevi subito dove si trovava il tasto F4 o il tasto F8);
  • touchpad: troppo piccolo (anche se personalmente, senza la mia trackball Logitech M570 non so lavorare).

Comunque, a parte il peso (cosa che purtroppo avevo già messo in conto, il portaile va che è una bellezza e con OpenSUSE ha trovato un’integrazione davvero ottima.

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